FIP, peritonite infettiva felina

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  1. sandy13
     
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    FIP - Peritonite Infettiva Felina.
    E' una patologia molto subdola, dopo oltre tre decenni di studi resta ancora misteriosa; al momento sembra sia la maggior causa di mortalita' tra i soggetti che vivono in comunita'.
    L' agente infettante e' un coronavirus.
    Vi sono diversi ceppi di coronavirus felini (FCoVs), la maggior parte di essi vive nell' intestino e pertanto sono stati denominati "coronavirus enterici felini" (FECV).
    Questi coronavirus felini (FCoVs) del tratto intestinale causano enteriti (diarree) frequentemente autolimitantesi, i soggetti che presentano episodi enterici ricorrenti sembra svolgano un importante ruolo nella diffusione della FIP.
    Il virus della FIP (FIPV) e' una mutazione virulenta dei piu' tranquilli FCoVs, che anziche' rimanere nell' intestino si diffonde per l' organismo interagendo con il sistema immunitario.
    Tutti i gatti possono venire colpiti, ma sembrano piu' predisposti i gatti di razza, i soggetti dai 5 mesi ai due anni e gli ultraquindicenni.
    I quadri clinici si dividono in forma secca e forma essudativa.
    La forma secca presenta lesioni (granulomi) al fegato, rene, polmoni, pancreas, encefalo, occhio, si ha perdita di peso e sintomatologia correlata all' apparato colpito.
    La forma essudativa e' caratterizzata da febbre, inappetenza, dimagramento, apatia, distensione addominale per grande accumulo di liquidi, respirazione difficoltosa per raccolta di liquidi nello spazio pleurico, ttero, vomito e/o diarrea.
    La diagnosi e' sempre difficile, si basa sul quadro clinico ed esami di laboratorio ne esistono anche di specifici ma non sempre sono attendibili, anzi .....

    Il perche' e' presto detto: gli antigeni virali, cioe' quelle strutture proprie del virus che scatenano la risposta dell' organismo del micio, sono uguali tra FIPV e FCoVs; quindi i test non sono in grado di distinguere se l' infezione in atto e' dovuta ai virus cattivi, che portano a FIP, o a quelli piu' tranquilli che danno enterite.
    Si e' tentato allora di valutare la risposta anticorpale (titolazione anticorpale) nella presunzione che i virus "cattivi" determinassero un titolo anticorpale piu' elevato (visto che se ne vanno a spasso per tutto l' organismo del povero gatto), tuttavia anche questa suggestiva ipotesi si e' dimostrata infondata.

    Quindi, in buona sostanza, la diagnosi certa di FIP sul soggetto vivo e' assai ardua, deve essere comunque supposta, e direi data per quasi certa, piu' riferendosi al quadro clinico (sui sintomi) che basandosi sulla laboratoristica.

    La certezza diagnostica si puo' avere mediante esame istopatologico effettuato su campioni bioptici o necroscopici.
    Quando per un soggetto si ha conferma della diagnosi di FIP si deve purtroppo sapere che anche tutti gli altri soggetti del clan sono contagiati. Va precisato tuttavia che solo al massimo il 16% dei soggetti sicuramente contagiati manifestera' poi la malattia.
    I soggetti contagiati presentano titoli anticorpali per 6-12 mesi, bisogna quindi effettuare piu' test per valutare il superamento della malattia.
    Prima di inserire un nuovo soggetto nella comunita' e' necessario che nessun soggetto risulti ancora positivo.
    E' consigliabile testare un soggetto due volte a distanza di 4 settimane prima di immetterlo in comunita'.
    Anche un micio di ritorno da una monta o da un' esposizione dovrebbe venir tenuto in quarantena per due settimane e poi venir testato prima di essere reimmesso nel gruppo.
    I gatti sieronegativi se immessi in una comunita' dove vi sono dei soggetti sieropositivi hanno maggiore probabilita' di contrarre la malattia (da 1 a 6 volte).
    Se un soggetto muore per FIP prima di inserire un altro micio bisogna aspettare alcuni mesi, l' ambiente, e tutti gli accessori del gatto deceduto, devono venire lavati e disinfettati (va bene ipoclorito di sodio - candeggina - diluita 1:32.
    L' uomo veicolando saliva o feci di animali ammalati puo' contribuire efficacemente alla diffusione della malattia.
    La terapia si basa sulla somministrazione di farmaci per migliorare le condizioni di vita, la mortalita' e comunque elevatissima circa il 95%.
    La profilassi si basa sulla somministrazione di un vaccino, per ora non commercializzato in Italia e che conferisce un' immunita' non totale, circa del 75%, e sull' isolamento dei soggetti ammalati.
    Fondamentale, come sempre quando si tratta di vaccinazioni, e' che la somminisatrazione del vaccino venga praticata ad un soggetto clinicamente sano.

    Vaccinazione
    Cos’è Primucell?


    Primucell, prodotto da Pfizer, è l’unico vaccino contro la FIP disponibile in commercio nel mondo. Primucell è un coronavirus felino mutante sensibile alla temperatura che viene instillato per via nasale e provoca una risposta protettiva IgA ed immunità cellulo-mediata locale. Primucell previene la FIP nel 50-75% dei gatti che l’avrebbero altrimenti sviluppata, ma non è efficace nei gatti precedentemente esposti al FCoV. Di conseguenza, in ambienti in cui il FCoV è endemico (la maggior parte degli allevamenti) Primucell deve essere usato su gattini già sottoposti alla procedura di trattamento speciale, ovvero svezzamento precoce e isolamento, in modo che non presentino il FCoV al momento della vaccinazione.

    Purtroppo, a quanto leggo, il vaccino non c'è ancora in Italia. Scriverò a Pfizer per saperne di più.

    Edited by fabia185 - 25/9/2007, 11:51
     
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  2. sandy13
     
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    Ragazze, ho ricevuto un appello, è importante. So che è doloroso ma... necessario.
    Se perdete un micetto per FIP o sospetta FIP, fate fare l'autopsia e per favore permettete di studiare organi interni etc...
    Lo so che è brutto e che vorreste portare a casa il vostro micio e seppellirlo, ma è davvero importante per capire finalmente più a fondo questa piaga, e poter poi arrivare a una cura.
    Adesso ho perso il link... ma poi lo posto.

    Io lo ho fatto con il gattino di mia zia morto di FIP all'inizio dell' anno...
    E' importante davvero.
     
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  3. miciosa77
     
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    attendo il link...nessuno conosce un'associazione o simile che faccia ricerca sulla pif per devolvere soldi?purtroppo la pif mi ha già portato via ermetino...e ora forse mi porterà via uma...dobbiamo conoscerla più a fondo se vogliamo combatterla...
     
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  4. fabia185
     
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    :( stai attenta a non contagiare anche gli altri
     
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  5. sandy13
     
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    miciosa, non ci sono associazioni che fanno ricerca... ci vogliono ricercatori, insomma gente che ci studia e ci ha studiato, veterinari chimici farmacologi, biologi... un'equipe mica da niente!
    Io sono un ricercatore, ma non è banale credimi...
    Purtroppo in Italia non c'è ricerca seria sulla FIP. Le ricerche maggiori sono condotte in america, dove, peraltro, esiste già un vaccino, ma con diverse problematiche (è un vaccino aerosol).
    Se vuoi sapere di più o hai domande su questa terribile malattia infettiva felina, sono a disposizione, chiedi pure.
    Mi dispiace per i tuoi micetti... so cosa vuol dire.
    Usa molte vitamine con la tua micia... falla stare al caldo in casa ed esponila il meno possibile ad aggressioni batteriche. Pulisci tutto sempre bene con varechina.
     
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4 replies since 21/6/2007, 18:33   3394 views
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