Parvovirosi, Cimurro, Epatite infettiva, Tracheobronchite infettiva o Tosse dei canili

esiste vaccino

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  1. sandy13
     
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    Parvovirosi

    La Parvovirosi, nota anche come Gastoenterite emorragica infettiva, è una malattia virale sostenuta da un parvovirus canino di tipo 2: il CPV-2.
    Può colpire soggetti di tutte le età, sesso e razze. Tuttavia i cuccioli tra le 6 settimane e i 6 mesi di età sono sicuramente quelli più colpiti, mentre tra le varie razze sembra che i Rottweiler, i Dobermann, i Labrador retriver, i Pastori tedeschi, gli Staffordshire terrier e gli Alaskan malamute siano soggetti più a rischio.
    La malattia si trasmette attraverso il contatto di feci contaminate. Anche le persone, insetti e roditori possono fungere da vettori passivi; infatti il virus CPV-2 è estremamente stabile e resistente nell'ambiente esterno. Esso può permanere sugli oggetti inanimati quali vestiti, pavimenti di gabbie ed utensili per il cibo per più di 5 mesi rendendo la malattia altamente contagiosa. La maggior parte dei detergenti e dei disinfettanti sono inefficaci contro il CPV-2; l'unica eccezione è l'ipoclorito di sodio (la comune candeggina uso casalingo) che riesce ad inattivare il virus in pochi minuti.
    Il virus determina malattia in due apparati distinti: quello gastroenterico, evenienza più frequente, caratterizzata dalla rapidità dell'insorgenza di sintomi quali febbre, vomito, anoressia, diarrea sanguinolenta cui segue grave e rapida disidratazione dell'animale con esito spesso letale, soprattutto nei cuccioli di età inferiore alle 12 settimane; ed a livello miocardico con una sindrome che può portare improvvisamente a morte il cucciolo dopo un brevissimo periodo di malessere in assenza di segni gastroenterici, evenienza abbastanza rara.
    La terapia è solo sintomatica non potendo contare su farmaci antivirali specifici. L'unica arma veramente efficace è la prevenzione attuabile con la vaccinazione.
    Oggi esistono vaccini ad elevata immunogenicità che riescono ad immunizzare efficacemente i cuccioli praticando la vaccinazione a 8 e 12 settimane e rivaccinandoli ogni anno.

    Cimurro

    Si tratta di una malattia virale altamente contagiosa nel cane ed in tutti gli animali appartenenti alla famiglia dei Canidi (dingo, volpe, lupo, coyote), dei Mustelidi (furetto, visone, moffetta, donnola) e dei Procionidi (procione).
    Il virus del cimurro, il CVD, si trasmette per via aerogena ed è capace di dare una malattia acuta o sub-acuta, febbrile, che coinvolge l'apparato respiratorio, quello gastroenterico ed il sistema nervoso centrale.
    Non c'è una specifica predisposizione di razza o sesso: tutti i soggetti delle specie sopra indicate possono contrarre il virus e quindi la malattia, anche se i cuccioli sono i soggetti più predisposti.
    A seconda del ceppo virale in causa e della risposta individuale del soggetto colpito, le manifestazioni cliniche del cimurro possono variare ampiamente: se si ha una forte risposta immunitaria, l'infezione può rimanere subclinica ed il virus viene eliminato dalle cellule infette e neutralizzato; la mancata risposta immunitaria porta a morte entro 2-4 settimane dall'infezione; animali con una risposta immunitaria debole possono sopravvivere più a lungo; in entrambi i casi, la diffusione del virus a livello dell'apparato respiratorio, digerente e nervoso porta a manifestazioni cliniche caratterizzate dal coinvolgimento di questi apparati spesso aggravati da infezioni batteriche secondarie. Molti cani infetti sviluppano manifestazioni neurologiche, frequentemente, ma non sempre, in seguito alla generalizzazione della malattia. In generale, il tasso di mortalità, nel cane, supera il 50%.
    Nessun farmaco antivirale è stato riconosciuto come efficace, per cui la terapia delle manifestazioni cliniche è solo sintomatica. La vaccinazione dei cani con vaccino a virus vivo attenuato previene l'infezione e la malattia.
    Nei cuccioli bisogna praticare due vaccinazioni (a 8 e 12 settimane), mentre il richiamo vaccinale va praticato ogni anno.

    Epatite infettiva

    E' una malattia infettiva virale che colpisce soprattutto il fegato anche se vengono coinvolti reni, occhi ed endotelio vascolare. E' sostenuta dall'adenovirus canino tipo I (CAV-1) ed il contagio avviene per via oronasale. I sintomi clinici compaiono dopo un periodo di incubazione che può variare da 2 a 7 giorni e sono rappresentati da febbre, abbattimento, anoressia, tonsillite, faringite, vomito, diarrea e dolorabilità addominale.
    La forma iperacuta può portare a morte l'animale entro poche ore dalla comparsa dei sintomi clinici; nella forma acuta la prognosi va da riservata a buona mentre nelle forme non complicate, in genere, la guarigione può essere prevista nel giro dei successivi 5-7 giorni.
    La prevenzione si realizza attraverso la vaccinazione. La maggior parte dei vaccini in commercio contiene il virus CAV-2 attenuato il che li rende praticamente esenti da reazioni o complicanze postvaccinali. Il piano di immunizzazione dei cuccioli contro il CAV-1 è uguale a quello del cimurro.

    Tracheobronchite infettiva o Tosse dei canili

    Malattia respiratoria contagiosa dove i virus incriminati comprendono il CAV-2, il virus della parainfluenza canina (CPI), il reovirus-1, il reovirus-2, il reovirus-3 e l'herpesvirus del cane. Il CAV-2 ed il CPI sono i più comuni responsabili della tracheobronchite infettiva.
    Può manifestarsi in cani di tutte le età anche se le manifestazioni più gravi si hanno nei cuccioli di età compresa tra le 6 settimane e i 6 mesi. L'apparato principalmente coinvolto è quello respiratorio ed il sintomo predominante è la tosse.
    La tracheobronchite infettiva si verifica soprattutto nei luoghi dove cani di tutte le età vivono insieme in condizioni igieniche non ideali come alcuni negozi di animali, canili, pensioni e centri di addestramento.
    Non esistono farmaci antivirali per la terapia delle infezioni da CAV-2 0 CPI. La maggior parte dei soggetti guarisce senza complicanze con terapia appropriate per le infezioni batteriche secondarie che possono coesistere.
    Sono disponibili vaccini con ceppi di CAV-2 attenuati in genere combinati con altri virus ed utilizzati secondo lo stesso piano vaccinale usato per il cimurro.
     
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  2. gaela
     
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    il contatto fra cani che hanno sconfitto il virus del cimurro possono stare a contatto con cani che non hanno contratto questa malattia e che sono stati vaccinati?
     
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1 replies since 22/6/2007, 13:09   3126 views
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